La corsa del crowdfunding immobiliare
admin2022-09-05T16:00:41+02:00Il 20 luglio scorso si è tenuta al Politecnico di Milano, da parte dell’Osservatorio della School of Management, la presentazione del 7° Report italiano sul crowdinvesting, termine che comprende i dati sull’industria dell’equity crowdfunding e del social lending, non solo in ambito immobiliare.
Sebbene sia stato registrato un lieve calo – ma solo in questo primo semestre rispetto al secondo dello scorso anno – complessivamente a partire dal 2014 i fondi raccolti hanno
superato il miliardo di euro, cifra che dimostra come il crowdfunding sia in generale una fonte di investimento che dà buoni risultati e accoglie consensi fra gli investitori.
I dati dell’equity e del lending crowdfunding
Sono 2 le forme di investimento nel crowdfunding immobiliare:
● Equity crowdfunding: questa forma prevede un investimento in cambio di azioni di una società da parte degli investitori, che trarranno beneficio dai successi della società stessa.
● Lending crowdfunding: in questo caso un investitore presta denaro a una società per il proprio sviluppo immobiliare e in cambio, alla fine del progetto, riceverà il rimborso di quanto investito e in più gli interessi.
Come sono andate queste 2 forme di crowdfunding immobiliare?
L’equity crowdfunding immobiliare ha raggiunto i 44,10 milioni di euro, mentre le piattaforme di lending immobiliare hanno totalizzato una cifra quasi doppia rispetto all’equity: 83,15
milioni di euro. Ma esistono attive molte più piattaforme dedicate al lending crowdfunding in ambito immobiliare che di equity..
Dai portali di crowdfunding immobiliare, quindi, sono stati raccolti 127,25 milioni di euro, quasi il 40% in più rispetto all’anno precedente.
Le piattaforme di crowdfunding immobiliare
Non solo i fondi raccolti sono aumentati, ma è anche aumentato il numero delle piattaforme in cui investire nel crowdfunding immobiliare: nel primo semestre di quest’anno sono arrivate a 27 (20 di lending e 7 di equity), rispetto alle 18 dello scorso anno.
I dati significativi sono due:
1. l’aumento del numero delle piattaforme di crowdfunding immobiliare – il 50% in più nel solo primo semestre 2022 – ci suggeriscono una fiducia sempre maggiore nel tipo di investimento;
2. la destinazione dei fondi – e dunque la tipologia di progetti in cui investire – riguardano la riqualificazione di proprietà immobiliari o la realizzazione di nuovi immobili, quindi miglioramenti delle aree urbane, che danno valore all’intera comunità.
Una maggiore competitività per l’Italia
Entro il mese di novembre del 2023 è prevista la Commissione Europea ha fissato la data di scadenza per l’adeguamento al nuovo Regolamento ECSP (European Crowdfunding Service Providers) per le piattaforme europee di crowdfunding: lo scopo è rendere più uniformi le norme fra le piattaforme di equity e di lending. Questo permetterà agli investitori
italiani di avere più certezze e di rendersi competitivi con gli altri investitori europei